Lo sapevi che l’ ordine NON è il contrario del disordine?!
A meno che tu non sia una persona “diversamente normale” per natura, o ti occupi di qualcosa che ti ha obbligato a sviluppare competenze in ambito pedagogico, avrai una certa difficoltà a “digerire” questo concetto…
Si tratta infatti di una logica controintuitiva, un po’ come se guardassi una trasmissione a colori in un vecchio tv BIANCO/NERO… al limite percepiresti “scale di grigio”!
Ad ogni modo, non essendo la questione “effetti delle dicotomie” il focus di questo articolo, virerei bruscamente tornando in rotta con la questione espressa dal titolo.
Consapevoli o meno delle dinamiche pedagogiche, ciò che da “adulti” associamo al VALORE della disciplina, è strettamente correlato al concetto di “ORDINE”…
DEF: Disposizione, assetto di qualcosa secondo un criterio razionale o pratico, funzionale o estetico…
La capacità di “attenersi” con costanza e determinazione ad una disposizione legata a criteri razionali, pratici, funzionali o estetici, rappresentano infatti UNA BUONA DEFINIZIONE CONCETTUALE DI DISCIPLINA!
Se mi leggi da un po’, sai bene come io la pensi in merito a tale argomento… SAI che prediligo gli “ambienti autorevoli”, ma che pur “non contemplandoli”, riconosco anche ALCUNI RISULTATI derivanti da MATRICI AUTORITARIE… (che comunque si basano sul concetto di AUTORITA’… anche se “impartita dall’alto”!)
L’aspetto “ORDINE”, si potrebbe rivelare un “tassello particolarmente rischiaratore” per comprendere “autonomamente” una cosa:
I risultati che si ottengono negli ambienti autoritari, DIVENGONO “LA CATENA” CHE ALCUNE PERSONE SI METTONO AL COLLO SENZA ESSERNE CONSAPEVOLI!
Quando il CAPO “obbliga” i suoi subordinati ad un certo tipo di ORDINE (tra l’altro, non è casuale che si parli proprio di ordini quando ci si riferisce ai COMANDI!), li stà forzatamente disciplinando ad un CERTO TIPO DI RISULTATO (Chiaramente rappresentativo di qualcosa di IMPORTANTE “per LUI più che per i suoi subordinati”!!)
Di conseguenza, “chi stà sotto” arriva ad OTTENERE QUALCOSA in virtù dell’ORDINE che è costretto a mettere nella sua pratica… (non certo nella sua mente… quello NON E’ CONTEMPLATO… basta che “la pensi come CHI GLI STA’ SOPRA”… punto.)
NON A CASO le “organizzazione militari” poggiano la loro esistenza e funzionalità SU QUESTO TIPO DI “SOVRASTRUTTURE GERARCHICHE”… (e “buttacaso” non sono certo i GENERALI i primi a farsi “macellare sul campo”!!!) 😉
In questo modo, I RISULTATI DELLA SQUADRA derivano IN TOTO dal vertice gerarchico: SE A GUIDARE E’ “UN IDIOTA CON LA MANO ABILE”, i risultati nei seguaci saranno per forza “ABILI MANI e CERVELLI IDIOTI”!
Talvolta “CHI GUIDA” è anche sufficientemente FURBO e CREDIBILE per poter sfruttare LA MANO ABILE e IL CREDO CIECO dei suoi soldati… IN QUESTO CASO i risultati saranno SEMPRE BUONI “PER LUI”, e le PERDITE “SOLO PER LORO”!
Ok?
“o sei dentro… o sei fuori”…!
…e “chi sta sopra sta sopra, chi è sotto è sotto”…!
SEMPLICE! 🙂
ALTRA STORIA negli AMBIENTI AUTOREVOLI!
Ciò che “mediamente viene percepito in questo tipo di ORGANIZZAZIONE”, è UN TIPO DI “ORDINE DIVERSO”… che non essendo “processabile internamente” in questo modo, è associato al DISORDINE!!!
Immagina una camera con 3 bambini intorno ai 4 anni… il GENITORE dà la “propria idea di ordine” (posizionando gli oggetti COME SI CONFA’ AI PROPRI CRITERI) e dopo una sessione di “gioco demoniaco”, chiede ai figli di RI mettere in ordine i giocattoli…
- RI mettere in ordine e “mettere in ordine” i giocattoli NON SONO LA STESSA COSA…
- E’ POSSIBILE che i CRITERI di ogni bambino differiscano da quelli “degli altri”? (adulto compreso?)
Se “li lasci fare” (specie ad una particolare età!), vedrai i bambini “ordinare i propri giocattoli” con CRITERI PROPRI…
Questo si traduce in qualcosa che, pur essendo “percepito dal genitore come DISORDINE”, ad una più attenta osservazione si rivelerà come “UN ORDINE SECONDO CRITERI DIVERSI DA QUELLI DEL GENITORE”… non disordine!
CHIARO QUESTO PASSAGGIO??
Cosa succede, secondo te, “se i bambini” vengono BLOCCATI, IMPEDITI o SGRIDATI PESANTEMENTE in questa fase?
Potranno sviluppare “un concetto di ORDINE” autonomo dentro di se?
Se anche ci arrivassero, pensi che “tale RIFERIMENTO” verrebbe associato a qualcosa di VERAMENTE POSITIVO nel back ground esperienziale che permetterà loro di usufruirne da adulti in modo efficiente?
CERTO CHE NO!
Perchè ti dico questo?
Nella “media”, le matrici educazionali “collegate al concetto di DISCIPLINA”, sono tutte del tipo appena descritto… (anche se con “sfumature diverse”)
Parallelamente si sono sviluppate personalità “simil-anarchiche” che HANNO REAGITO A TALI PRECETTI INVECE CHE ALLINEARCISI, ed un TERZO TIPO DI REALTA’ che ha potuto “cogliere SOLO UNA PARTE DI BUONO” arrivando a sviluppare aspetti creativi…
Quando ci si iscrive ad un corso di arti marziali, lo si fa anche attratti da “questo legame ancestrale” con il concetto di ORDINE… e si “filtra la propria esperienza” in funzione della “sintonia o meno” TRA I PROPRI PARAMETRI E QUELLI DELL’AMBIENTE DI PRATICA/STUDIO.
In altre parole… negli ambienti autoritari ci stanno SOLO QUELLI CHE CONTEMPLANO IN MODO RIGIDO E SCHIERATO IL LORO “CRITERIO DI ORDINE”!!!
Quelli che “trovano LO STESSO PERSONALE CRITERIO” si aggregano con fedeltà e FANNO CARRIERA…
Quello che “non lo trovano”, MIGRANO AD UN ALTRO AMBIENTE AUTORITARIO in cerca della “SINTONIA” che permetta il LEGAME FEDELE…
Negli ambienti AUTOREVOLI, è come se il concetto di “ORDINE” fosse espresso in modo dinamico ed eterogeneo…
In altre parole: IL CRITERIO DEL LEADER, non necessariamente è lo stesso di chi lo segue!!!
Una realtà simile “produce talvolta” un sintomo percepito come “UNA CRISI INTERIORE”!!!
La guida mi piace… l’ambiente anche… ciò che si fa pure… “MA HO LA SENSAZIONE CHE MI MANCHI QUALCOSA”!!!!
CERTO: “manca UN OBBIETTIVO CHIARO VERSO CUI CANALIZZARE LE PROPRIE RISORSE”!!!
Mentre negli ambienti AUTORITARI, questo “è inderogabilmente” DETERMINATO E “ORDINATO” DALL’ALTO!
Esattamente come “succede mediamente” nell’ambiente famigliare… dove i CRITERI DI ORDINE (che forniscono “una chiave per individuare un obiettivo CHIARO) vengono “impartiti dall’alto” AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DI QUELLI DEL PADRONE DI CASA!
Nessun “processo dicotomico, PLEASE”!!!
NON STO’ DISCUTENDO SULL’ESSERE O MENO “GIUSTO” QUESTO MODO DI EDUCARE…
Stò semplicemente RAGIONANDO SULL’INTELLIGENZA E L’EFFICENZA di una tale modalità, in virtù “ANCHE DELLE CONSEGUENZE”!!! (e non solamente in funzione delle INTENZIONI… tra l’altro non processabili “da fuori”!)
E’ quindi “normale” questo tipo di “SENSAZIONE DI CRISI” ad un certo punto del percorso… Quando una guida “non pretende che si cammini SULLA SUA VIA”, qualcuno finisce inesorabilmente per “ritrovarsi SENZA AVERNE UNA” o realizzare di NON AVERNE MAI AVUTO UNA VERA E PROPRIA!
Ci tengo a precisare che NON STO’ DICENDO CHE “QUESTO SIA L’UNICO MOTIVO DI CRISI”!!!
Per quelli ad esempio “che NON NE PARLANO, o quando lo fanno MENTONO SAPENDO DI MENTIRE”, i problemi sono ALTRI!!!
…e forse più gravi dal momento che si tratta di ADULTI!
Questi SPUNTI che ho voluto mettere nero su bianco, sono “per quelli che attraverso LE DOMANDE durante le lezioni (e no!) hanno dimostrato di nutrire un interesse sincero” verso una via risolutiva costruita SULLA CAPACITA’ DI COMPRENDERE “COSA CI SIA DIETRO” ALLE SENSAZIONI CHE LI DESTABILIZZA!!
Nell’ormai lontano 2000, tanto per citarti un “esempio personale”, frequentavo il primo anno della scuola professionale di Shiatsu…
Varcata la soglia del “secondo” a settembre, mi sono ritrovato in una condizione molto particolare:
IL RIFERIMENTO DELL’ANNO PRECEDENTE era cambiato con il “nuovo docente”, e da 26 compagni di studio che eravamo a giugno, ci siamo ritrovati a soli 3 dopo l’estate!!!
Pur “sentendo sicuramente anch’io” una sensazione “diversa” da quella dell’anno precedente, invece di INTERPRETARLA INTERNAMENTE COME UN “SEGNALE NEGATIVO” (come la maggior parte delle persone che si affida “alla pelle” per passare all’azione FA QUANDO QUALCOSA “NON COMBACIA CON IL PROPRIO CRITERIO DI COMFORT!), ho “razionalizzato il mio pensiero” con una semplice domanda:
“Perchè SEI QUI”?
E mi sono risposto: PER IMPARARE LO SHIATSU…
Il fatto di avere “un ambiente diverso”, un “insegnante con CRITERI diversi da quelli dell’anno precedente” e “anche dai miei”, MI IMPEDISCE FORSE DI “PERSEGUIRE IL MIO OBBIETTIVO”??
NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ho scelto di proseguire NON ASCOLTANDO LE MIE “SENSAZIONI PORTATRICI DI DESTABILIZZAZIONE INTERNA”, e ho ritrovato “il MIO CENTRO” rifocalizzando con CHIAREZZA “IL MIO OBIETTIVO”!!!
Già… perchè “uno dei problemi che da formatore riscontro maggiormente nello studente medio” è proprio IL NON AVERE UN OBBIETTIVO!!!!
Una “paraculata o LEGGEREZZA” che epiloga sempre in un quasi totale SPRECO DI ENERGIE E DI TEMPO!!! (Hai voglia poi di parlar di KUNG FU!)
Alcune volte, si tratta semplicemente di CHIARIRSI UN PO’ LE IDEE, e formulare il PROPRIO OBBIETTIVO con “maggiore chiarezza” e “CON UNA FORMA AFFINE AL TRADURSI IN RISULTATI”!
Già… perchè anche se “ti sembra un concetto espresso in aramaico”, ESISTE UN MODO BEN PRECISO PER FORMULARSI DEGLI OBBIETTIVI IN MODO EFFICACE!
E la maggior parte delle persone “non ne è consapevole”! (o NON SA COME FARLO perchè “nessuno A SCUOLA” le spiega queste cose… ti devi smazzare e fare corsi EXTRA per reperire questo tipo di informazioni e imparare come processarle!!! Le palanche mediamente scarseggiano, MA LA VOLONTA’ ANCORA DI PIU’!)
Mi riservo magari di “parlartene in un altro articolo”…
Per quanto concerne quello di oggi, direi che la questione è piuttosto lapalissiana:
Se “qualcosa dentro” non mi torna in relazione al concetto di ORDINE, come faccio ad avere “quantomeno le idee chiare” su CIO’ CHE HO DENTRO?
Se mi ritrovo ad aver formulato 30 obbiettivi, COME FACCIO A CONNETTERLI “CON DEI RISULTATI” SE INTERNAMENTE NON METTO ALMENO UN PO’ DI “ORDINE” SULLA “SCRIVANIA DELLE MIE PRIORITA’, ESIGENZE O VALORI”?
Scegliendo di AGIRE sempre “in scia a SENSAZIONI”, come posso meravigliarmi se “appena la SENSAZIONE CHE PROVO SI RIVELA DI SMARRIMENTO”, finisco per sprofondare in una sorta di CRISI DECISIONALE?!?!?
Tu… hai mai vissuto o stai vivendo situazioni simili?
Ricorda che la “confusione ovvia” che si arriva a percepire con 30 OBBIETTIVI CONTEMPORANEI può derivare da 2 tipi di atteggiamento:
- Appena “trovo una difficoltà sul mio cammino” CAMBIO STRADA E NE CERCO UNA PIU’ FACILE (Amico mio…SEI NELLA MERDA!!!) 😉
- Ho una mente facilmente “eccitabile” e tendo A PARTIRE ogni volta che qualcosa mi stimola… finendo inevitabilmente PER SOVRACCARICARMI DI “OBBIETTIVI” e smarrirmi nei processi decisionali…
PROVA A FARE QUESTO:
Metti ORDINE alle tue idee cercando di inquadrare:
- il tuo reale obbiettivo (se non riesci a definirlo nitidamente, indaga “ciò che per te HA REALMENTE VALORE” in questo momento… o le REALI ESIGENZE che vorresti soddisfare… ricorda che la CURIOSITA’ e’ un OTTIMO MOVENTE… per un RICARCATORE!!! ma non certo per chi E’ SPINTO DA SENSAZIONI CHE NASCONO DA ESIGENZE BEN PRECISE!!!)
- esprimilo in modo REALIZZABILE, VERIFICABILE e MISURABILE… anche in termini di tempo! “Voglio diventare forte nel kung fu” NON DICE NULLA “PER LA MENTE UMANA”… “VOGLIO ARRIVARE AD IMPARARE LA SEQUENZA DEL PRIMO LU DEL BA JI QUAN ENTRO IL PRIMO GIUGNO” è già un’altra cosa!!!
- stabilisci delle TAPPE a breve e medio termine tra ADESSO e IL TUO OBBIETTIVO! Spesso si sottovaluta quello che si può fare a lungo termine, e si sopravaluta ciò che possiamo fare a breve e brevissimo termine!!! E0 sostanzialmente una questione di ORGANIZZAZIONE! “COSA POSSO FARE OGGI PER ANDARE NELLA DIREZIONE DEI MIEI OBBIETTIVI”?
- Fai quello che COMPRENDI!!! ACCETTA che “c’è SEMPRE UN PREZZO DA PAGARE, e pagalo”!!! La maggior parte di quelli “che mollano, si raccontano CHE FAREBBERO DI TUTTO PER OTTENERE CIO’ CHE VOGLIONO…”tranne pagare il prezzo che serve per farlo”!!! ESATTAMENTE ciò che intendo con “paraculo”!!! L’apparente PIGRO incapace di disciplinarsi rispetto ad un obbiettivo (che diventa la persona più determinata di questo mondo quando HA BISOGNO DI QUALCOSA!), cerca di solito semplicemente di “far pagare AD ALTRI” il prezzo delle proprie scelte non appena “NE ANNUSA L’ARIA DI DISPONIBILITA’ A FARLO”…!
BENE…
Ho “caricato” l’articolo di contenuti BEN OLTRE QUANTO MI ERO PROSPETTATO…
Ma l’ho fatto di CUORE… perchè SO che “persone a cui tengo” SPULCERANNO TRA LE RIGHE ALLA RICERCA DI TUTTI QUEI “TASSELLI CHE SERVONO LORO” PER RITORNARE “SULLA PROPRIA VIA”…
Come un “formichiere affamato si abbuffa in un formicaio”!
Quelli “già sazi” hanno scoperto “un buon buffet” per la prossima volta che avranno fame…
PER “GLI INVASATI PERVASI COSTANTEMENTE DALLA SENSAZIONE DI PIENEZZA“, (e che quindi NON HANNO MAI FAME!) si riveleranno semplicemente “PAROLE AL VENTO”…
Dette anche:
Le mitiche PERLE AI PORCI…
Proprio “non riesce loro di scorgerne la reale UTILITA’…”
“Hanno già il loro CREDO che LI RIEMPIE ABBASTANZA”…
Ed i contenuti vengono alla più considerati come “qualcosa da far vedere” (invece che da processare internamente per migliorare!)… QUESTIONI DI ESTETICA…
Ma come dice mio Padre: “UN PORCO CON LA CRAVATTA RIMANE SEMPRE UN PORCO”…
La mia versione?
Una scrofa con la collana di perle, SEMPRE SCROFA RIMANE!
Questioni di “ARROGANZA”… o umiltà autentica…
Dipende da dove si sceglie di guardare… 😉
Zhaijian
– Sergio –
4 risposte su “ORDINE … il concetto cardine su cui affonda le sue radici il valore della DISCIPLINA …”
Ciao Sergio. È un argomento super interessante che comunque prescinde le arti marziali, infatti è applicabile a tutta la vita. Mi spiego meglio. Ogni uomo può sentirsi perso a un certo punto della vita per alcuni motivi o situazioni e ritrovare il proprio ordine è fondamentale! Ti ringrazio per quello che stai facendo!
Ciao Taz! Grazie a te 😉 Ps.CERTO CHE PRESCINDE LE ARTI MARZIALI!!! Non a caso “la nostra scuola” NON CONFONDE le due cose! ( kung fu e wu shu) 😉
Ciao! Hai toccato un punto che mi stimola parecchio…avendo tutti i giorni da discutere …nel mio caso in ambito lavorativo, con persone “ordinate” e persone “disordinate” …compreso il sottoscritto….e vuoi il caso ho spesso discussioni su questi due punti ….lavorando nello stesso reparto con le stesse persone ma ad orari differenti…ho constatato proprio come dicevi tu che il disordine non è sempre tale ma anzi: l’ordine maniacale per me a volte si trasforma in un casino della Madonna! Se chi mi spaccia per ordine il suo modo di fare …e continua tutto il giorno a mettere in ordine ….perde prezioso tempo “e denaro” e lo fa perdere anche a me, che non essendo un veggente non posso sapere dove il suo cervello abbia deciso in quel momento di mettere in ordine qualcosa che se fosse rimasto nel mio disordine non avrebbe fatto perdere tempo a nessuno dei due…..si tratta di INTERAZIONE..!!: e in ogni piccola discussione la risposta é spesso: “a mi da piccolo i m’à ensegnà a essar ordinato”…..e la domanda che ho posto a volte dopo che ci è stato lasciato un certo tipo di libertà e autorevolezza è: ma perché non hai fatto niente oggi nel tuo orario?? ………perché dovevo mettere in ordine 🙂
Ciao Seba! In effetti la questione che sollevi è “tipica”… da una parte perchè “qualcuno” si sente sempre NELLA POSIZIONE di “decidere lui” IL CRITERIO DI ORDINE PER TUTTI… dall’altra perchè “ognuno di noi” ha da fare i conti “con il proprio retaggio educativo”… e come ho accennato nell’articolo, l’aspetto dell’ordine è sicuramente un PILASTRO PEDAGOGICO “tanto importante” quanto poco compreso da molti adulti… CHE FINISCONO PER IMPORRE “PER CONVINZIONE” (quelle ci sono in mezzo a tutto!!!) I PROPRI CRITERI spacciandoli per VERITA’ ASSOLUTA… (testimonianza invece di una matrice PREPOTENTE di affettività… ovviamente INCONSAPEVOLE…) Concordo con te quando dici che “si tratta di INTERAZIONE”!!! E’ così, ma tieni presente LA MODALITA’ DI INTERAZIONE se vuoi “scoprire il colpevole”, O MEGLIO, “TROVARE UNA VIA RISOLUTIVA”! Fattibile? CERTAMENTE… ma è necessaria una BUONA MEDIAZIONE tra tutti quelli che usufruiscono degli stessi spazi e attrezzi condivisi… Ps.ti potrei suggerire un libricino di pedagogia scritto in modo MOLTO DIGERIBILE, che fornirebbe indizi utili a chiunque per capire un po’ meglio la questione… se ci rifletti, paradossalmente entrambi “siete disciplinati”, ma a causa di una mancanza di “connessione autentica”, non riuscite a “convergere ad un ORDINE COMUNE”… e così finite per compromettervi a vicenda l’efficienza in ciò che fate, a causa di CRITERI D’ORDINE DIVERSI… ritrovandovi a sprecare tempo per cercare, e riposizionare tutto secondo i propri criteri… PARERE PERSONALE? I “braccio di ferro” tra dipendenti potrebbero finire per riversarsi negativamente sui risultati dell’azienda da cui dipendete, prospettando epiloghi dove INTERVERRA’ QUALCUN ALTRO “al di sopra di voi” che imporrà UN ORDINE SECONDO “UN ULTERIORE TERZO CRITERIO” che obbligherà sia te che il tuo collega AD UN ADATTAMENTO FORZATO!!! pps. “non è che il tuo collega EL VOL SOLO AVERGHE REZON”?! 😉