Questo è uno di quegli articoli di materia didattica che mi costa puntualmente “la tirata d’orecchi” da parte dei miei collaboratori più stretti!
Il monito è rivolto al timore accostato al “regalare troppo alla concorrenza…”
Comprensibile, ma a tal riguardo, vostro onore, in mia difesa ci tengo a precisare quanto segue:
“Se tra quelli che mi leggono si dovesse celare qualcuno in grado di comprendere il valore degli spunti che regalo e replicarlo, BEH… COSTUI “per me” NON E’ LA CONCORRENZA… bensì un potenziale futuro collaboratore“!
Sono perfettamente consapevole di “quanto pochi” siano in realtà questo tipo speciale di persone e di “quanto costi” (in tutti i sensi) sviluppare ed alimentare una tale competenza… contribuire “al loro lavoro” mi onora…
Come sono “sempre ben disposto” a REGALARE di CUORE a tutti i neofiti che approcciano all’apprendimento professionale con umiltà, questo tipo di spunti…
IL RESTO??
“paccottiglia”… come diceva il mio professore di meccanica più di vent’anni fa! ^_^
Dubito fortemente che “gli spunti”, anche se RIVELATORI per certi versi, possano tradursi in risultati se non vengono sostenuti attraverso i “processi che celano“!!
In altre parole: “un coglione, non sarà in grado di ricavarne NULLA in termini pratici”… se non il semplice “replicare a PAPPAGALLO” ciò che scrivo… 😉
Fatta questa premessa “una tantum”, andiamo al SODO…
Le 3 FASI DELL’APPRENDIMENTO… queste sconosciute…
Perchè un articolo così provocatorio?
SEMPLICE…: si tratta di “processi naturali”, ma che per qualche ragione (che non voglio integrare ORA in questo articolo), sono state “mozzate e handicappate” all’interno della persona comune…
In realtà si tratta di “capacità che ognuno di noi possiede”, ma che, AL LATO PRATICO, non si è piu’ in grado di rendere disponibili!!!
Ora… che questa “incapacità appresa” sia accettabile in uno studente, CI STA’… (anche se complica il lavoro ai docenti…)
Ma che UN DOCENTE “NON L’ABBIA ANCORA RISOLTA”, beh…
O ci mettiamo UMILMENTE ad usare “appellativi” coerenti con le proprie competenze, o è meglio che “FACCIAMO ALTRO”!!!
Detto in slang da laboratorio tecnologico:
“Checcazzo ti spacci per MAESTRO” (cavalcando il ruolo di INSEGNANTE) se a conti fatti NON COMPRENDI NEPPURE QUALE SIA LA “DINAMICA INTERNA BASILARE DI UN APPRENDIMENTO”?!?!?!?
Bene! Ora che ci siamo espressi in LINGUA UNIVERSALE, eccoti uno STRUMENTO PRATICO che ti permette di VAPORIZZARE la “presunzione di un docente” quando si spaccia per insegnante e NON SA NEPPURE DI COSA PARLA…
Quando “SI INSEGNA”, è necessario “guidare nell’apprendimento”…
A prescindere dal tipo di “competenze” che è necessario SVILUPPARE per “trasmettere”, voglio supporre “un caso” in cui UNO SI ESPRIME COME UN CAMMELLIERE DI ZOURAT (città del Marocco nel deserto del Sahara) nei confronti di un pubblico di CAVARZERE nel PADOVANO…
Se “SA”, basta l’interprete, e la CONOSCENZA può “passare”…
Ma per “guidare all’apprendimento”, non BASTA “PASSARE LE ISTRUZIONI”, è necessario “indicare la via ed il modo in cui PROCESSARLE”… oK?
Detto in TRICOLORE:
Se uno che si spaccia per INSEGNANTE, non riesce a spiegare COME IMPARA LUI, figurati se POTRA’ MAI “GUIDARE TE” A FARLO!!! Chiaro?
In quest’immagine è rinchiuso il REALE A-B-C che “ogni insegnante” dovrebbe essere in grado di guidare a replicare…
E che “ogni allievo” dovrebbe essere in grado di processare internamente…
Ti porto un esempio pratico:
Ti è mai capitato di “dover replicare un movimento”, e FARE A BOTTE INTERNAMENTE perchè hai la sensazione di averlo capito, e contemporaneamente la sensazione di NON AVERLO CAPITO!!!!???
Ti sembra di… ci provi… chiedi 27 volte di “rivedere”… MA SENZA RISULTATI???
Ecco! Mentre la “sensazione interna che provi” ti sta dicendo che c’è un problema nella FASE 1 (ovvero la tua mente non ha “l’immagine/video interno” da trasmettere ai muscoli del tuo corpo), in realtà il problema E’ NELLA 2!!!!
In queste occasioni, “casca l’asino”!!!
Indipendentemente che si tratti dell’allievo (Ma ci stà!!! …dal momento che è lì per IMPARARE!!!) o del DOCENTE (Ci stà se è un ISTRUTTORE, ma NON CERTO se si tratta di un INSEGNANTE o “uno che si fa chiamare MAESTRO”!)
Cosa succede di solito??
Con altisonante “saggezza orientale”, ti viene detto di RIPETERE fino a quando non avrai capito… FARE FARE FARE…!
Bella dritta del cazzo!!!
In pratica… hai la sensazione che il problema sia NELLA FASE 1, in realtà è nella FASE 2 e il tuo MMMMMMMMAESTRO ti stà dicendo che è nella FASE 3!!!!!!
PER INCISO: se in queste condizioni ti metti a ripetere ad minchiam, finirai ben presto a sviluppare un automatismo ERRATO!!!
E quando ti “accorgerai” del TIPO DI ERRORE, ammesso e non concesso che DA SOLO tu abbia trovato una VIA RISOLUTIVA, dovrai “COMBATTERE UNA SECONDA GUERRA INTERNA”:
Quella tra “ciò che finalmente hai capito” (da solo) e ciò che hai CONSOLIDATO come automatismo a forza di FARE FARE FARE…(credendo magari che SIA MERITO DEL TUO MMMMAESTRO)!
Questo è uno dei motivi per cui DIVENTO UNA IENA, quando sento pronunciare la fatidica IDOZIA:
Kung fu è DURO LAVORO!!! (Fare Fare fare)
C’at’veni un cancher te e la putanass che t’ha dat l’ossigen!!! (Diceva così il “mitico Piero” 15 anni fa… proprietario del bar vicino al negozio che avevo a Peschiera del garda e che esprimeva in tal modo il proprio dissenso nei confronti dei suoi interlocutori quando proferivano stupidaggini sorseggiando il bianchetto…)
Ti sembra forse che quella STRONZATA LI SOPRA “abbia qualcosa a che vedere con il concetto di efficienza rinchiuso nel significato degli ideogrammi GONG e FU”?!?!?!
(se hai l’impressione che “ti manchi un tassello”, o pensi che il KUNG FU sia l’insieme delle arti marziali cinesi, SARA’ MEGLIO che tu esca DAL LIMBO CEREBRALE e che ti leggi ciò che trovi cliccando QUI!)
Se invece di “studiare il kung fu” sui libri e masticando noccioline finche guardi i film di Bruce Lee, ti mettessi un po’ in gioco facendo fluire ossigeno alla parte di mente che comprende, potresti anche capire che IL “DURO LAVORO”, non è semplicemente contestualizzato alle BESTIE DA SOMA e al “lavoro corporeo”!!!!!!!!!!!!!!!!!
Altrimenti come ti spiegheresti alcuni “detti cinesi” che recitano:
“Se tagli la testa al tuo nemico, il corpo cadrà a terra esanime”!
Ovviamente estrapolando “una metafora” da concetti espressi attraverso “ideogrammi”!!!
Stare ATTENTI è il “duro lavoro della prima fase” (a livello temporale) dell’apprendimento…
TENTARE avendo l’accortezza di “provare qualcosa di DIVERSO” rispetto a ciò che si è rivelato inefficace, è il “duro lavoro della seconda fase”!!!
Quando sei riuscito a “far replicare al corpo” ciò che hai capito osservando con attenzione, “SOLO IN QUEL MOMENTO” puoi dare il via al “FARE, FARE, FARE” inteso come “ripetizione”… e quello diviene il “duro lavoro della terza fase”!
Schiaffatelo nel cervello ora:
Quando si parla di “kung fu”, si allude a qualcosa che ha a che vedere con l’EFFICIENZA e con l’APPRENDIMENTO”!!!
Il tentativo di traduzione che piu’ si avvicina al suo significato, è infatti impiegare tempo ed energia per migliorare, fare bene e sviluppare abilità!!!
NON LA “CACATA APOCALITTICA” del “DURO LAVORO” o, ancora peggio, dell’INSIEME DELLE ARTI MARZIALI CINESI!!! (definizione gettonatissima tra gli STUDIOSI DEL KUNG FU SU WIKIPEDIA!!!)
Stendo un “velo pietoso”, su tutta quella parte di “menti creative e malate”, che in occasione di EVENTI come la FESTA DELLA DONNA, saltano fuori con PUTTANATE INTERPLANETARIE del tipo:
Kung fu significa LOTTARE SENZA LA VIOLENZA!!!
Poi “ti credo” che quelli degli sport da combattimento prendono per il culo “la nostra categoria”!!! O.o
L’insegnamento, e “il vendere istruzioni”, NON SONO LA STESSA COSA!!! Ok?
Se vado in ferramenta e mi compro “un trapano per fare un buco”, dentro ci trovo le istruzioni…
Se il venditore me le legge o mi dice di leggerle, NON MI STA’ INSEGNANDO UN CAZZO!!! Comprendes?
Se “impiega il suo tempo” per farmi vedere “come indagare e intercettare la mia esigenza… come scegliere la punta adatta… come utilizzare il mandrino il percussore e il selettore di velocità in modo adeguato alle mie esigenze”, BEH… IL DISCORSO “CAMBIA”!
Non trovi??
Concludendo:
- Se sei un allievo: quando inizi a “persuaderti” del fatto che in testa tu non abbia capito COSA FARE, alla 34ima volta che lo chiedi al tuo docente, prova “con umiltà” a NON VOLERNE AVERE RAGIONE (prima di tutto)… e secondariamente accetta DI PAGARE IL PREZZO IN “DISAGIO EMOTIVO” che TUTTI siamo costretti ad affrontare quando ci troviamo e fare i conti con qualche BUG “PSICOMOTORIO”… A volte con la dritta giusta si risolve tutto in un istante, altre volte ci vorrà piu’ pazienza e volonta’ di riuscire!!! “non è una questione di rivedere altre millemila volte da qualcuno che riesce a fare… ma di “tentare millemila volte + una” (se serve), di far fare al tuo corpo ciò che la tua mente ha capito”!!! RICORDATI CHE “LA FASE 2” è quella in generale più COMPLICATA in cui studiare… perchè mentre nella fase 1 si tratta di usare prettamente LA MENTE, e nella fase 3 “prettamente il CORPO”, nella 2 sono in atto processi che coinvolgono pesantemente ENTRAMBI, il sistema neurologico e altro… OK? E’ LA FASE OGGETTIVAMENTE PIU’ DIFFICILE!!! (non a caso i MAESTRONZI se ne lavano stranamente “le mani” e non ci vogliono avere a che fare!!!! Per UN INSEGNANTE, il successo è NEI RISULTATI DEL SUO ALLIEVO!!! Per un istruttore, NO!) (leggi QUESTO a tal proposito!)
- Se sei un DOCENTE: …e ti senti “toccato sul vivo” da ciò che hai letto (indipendentemente tu abbia l’atteggiamento esteriore di “sorvolare con sufficienza” o ” incazzarti come un procione in calore”), ti invito a “farti un bagno di umiltà” nella VASCA DELLA COMPRENSIONE… dove “non è sufficiente sapere le cose”, ma devi anche STUDIARE E LAVORARE SUI PROCESSI ANNESSI! Insegnare ed istruire SONO 2 COSE DIVERSE (per vari e molteplici aspetti… NON SOLO per le 2 righe che ci ho dedicato qui sopra!) … e se “ti fai chiamare MAESTRO”, sarebbe una BUONA COSA dichiarare in maniera inequivocabile ai tuoi allievi, COSA INTENDI CON QUEL TERMINE… Nel senso: “hai raggiunto la maestria pratica in ciò che insegni”? o la tua maestria “è nell’insegnare”?? … “so che costa molto AL PROPRIO EGO”… ma nel medio e lungo termine si rivelerà UN INVESTIMENTO… (per una questione di “semplice logica”…) oppure “ritirati su le maniche” e mettiti a studiare di NUOVO… magari “prendendo pure spunto DAL REGALO” che ti ho fatto in questo articolo! Una guida che “mostra ai suoi allievi di farlo per primo”, è sicuramente un INSEGNANTE PIU’ EFFICACE!
Quarant’anni fa il mondo delle arti marziali viveva di un tipo di “benessere” che nasceva dall’apparente e inesauribile “abbondanza” di richiesta… c’erano soldi da poter spendere senza il bisogno di pensarci poi così sopra, e l’unica informazione a circolare era quella di riviste, film, e libri… Gli occhi a mandorla erano una rarità, e chi ha avuto la “furbizia” di fare qualche viaggio in oriente, ha potuto costruirsi una SORTA DI BAMBAGIA in cui ha galleggiato fino ai nostri giorni…!
Ora, tuttavia, le cose stanno mutando molto velocemente…
E chi si INCANTA SUGLI ALLORI “DI ANTICHE CONVINZIONI” che hanno resistito a stento all’usura dei decenni, si troverà in pochi anni a lottare con URAGANI, TERREMOTI E CATASTROFI METEOROLOGICHE in chiave “comunicativa”…
…PER la FORTUNA dei “nuovi individui” che approcciano di questi periodi al mondo delle arti marziali tradizionali orientali!
BENE…
Mi auguro che tu sia in grado di “recepire” il VALORE AUTENTICO dei contenuti di questo “succulento articolo”…
Esso infatti “si estende ben oltre” il contesto “marziale”…
CHI E’, dopo tutto, che oggi può permettersi di NON IMPARARE o di farlo in modo INEFFICIENTE???
Buona riflessione… 😉
– Sergio –
2 risposte su “3 fasi dell’apprendimento … QUESTE SCONOSCIUTE…!”
Articolo super!!!! Affrontato a lezione più volte ma rileggerlo e ricomprenderlo è sempre una soddisfazione! Ogni persona di questo pianeta dovrebbe leggerlo! Perché non riguarda solo sport o arti marziali ma la vita di tutti i giorni (lavoro,studio ecc). Grande Sergio!
Grazie Taz! ☺️